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Descrizione
Carmen
balletto in due atti
coreografia di Fredy Franzutti
op.28/FF – 08 da un racconto di Prosper Mérimée
musiche di Bizet, Albéniz, Chabrier, Massenet
scene di Francesco Palma
Carmen è ambientata (nel testo e nella versione musicale) in una Spagna letta da un punto di vista non autoctono, ovvero da autori che ne colorano la componente esotica aumentando il fascino delle caratteristiche tipiche della tradizione popolare di una terra che fu crocevia di popoli e culture.
Alle musiche di Bizet si affiancano opere di altri autori (Albéniz, Chabrier e Massenet) che guardano nella stessa maniera il paese e il popolo spagnolo dalla raffinatissima Parigi. Il modo in cui i personaggi vivono elementi come il fato, il destino avverso, la superstizione, la passione, il tradimento, la gelosia fino all’omicidio d’onore è tutt’ora invariato in produzioni teatrali o cinematografiche contemporanee a cui la coreografia fa riferimento.
La Carmen di Fredy Franzutti ha avuto più di 100 repliche nei più prestigiosi teatri e festival internazionali, all’opera di Tirana alla presenza di Sali Berisha e di numerose autorità albanesi ed stato l’evento di inaugurazione del Teatro Grande di Pompei voluto dal Ministro Franceschini. Scene a trasformazione e accattivanti costumi, citazione del mondo operistico, hanno contribuito al successo dello spettacolo.
Carmen del Balletto del Sud, con le coreografie di Fredy Franzutti, ha debuttato nel 2008 e continua la tournée in numerosi festival e teatri italiani e internazionali, divenendo una delle produzioni di punta della compagnia.
Lo spettacolo, impreziosito da un impianto scenografico operistico e da bellissimi costumi, esalta la componente esotica spagnola del soggetto di Prosper Merimée e della popolarissima musica di Bizet (affiancato da Chabrier, Massenet e Albéniz). Per le calde atmosfere e per l’interpretazione dei protagonisti, Carmen, fin dalle prime rappresentazioni, ha riscosso entusiastici consensi di pubblico e critica.
” Fredy Franzutti, oggi fra i pochi a saper comporre in chiave ballettistica, scelta che egli qui porta a buon fine costruendo un lavoro drammaturgicamente e coreograficamente efficace mettendo in luce i pregi della sua compagnia.”